Verona, distretto della pietra

Un distretto produttivo d’eccellenza

Verona non è solo una città d’arte: è anche uno dei distretti produttivi più importanti al mondo per la lavorazione della pietra naturale.

Nel suo territorio si intreccia una rete di aziende che coprono tutte le fasi della filiera: dall’importazione e trasformazione dei materiali grezzi, fino alla produzione di lastre, lavorati e realizzazioni su misura per progetti d’interior ed esterni.

Crediti: Matteo Bianchessi

Specializzazione, tecnologia e sinergie

Il successo di questo distretto non deriva dalla centralizzazione, ma da una forte economia di specializzazione. Ogni azienda si integra in una rete dove ciascuno svolge una funzione ben precisa.

Questa suddivisione permette un utilizzo efficiente delle risorse, una continua evoluzione tecnologica e una capacità di adattamento che fa scuola anche all’estero.

Una posizione strategica

A rendere tutto questo possibile è anche la posizione strategica di Verona, vicina a grandi arterie logistiche e da sempre crocevia tra mercati diversi.

La città ha sviluppato una filiera flessibile e internazionale, capace di accogliere materiali da ogni parte del mondo e trasformarli localmente, con uno standard elevato e un servizio tempestivo.

Il ruolo di Marimar

In questo ecosistema, Marimar gioca un ruolo duplice. Da un lato è distributore di lastre in ambito europeo, selezionando materiali provenienti da cave internazionali e trasformandoli – in parte o completamente – nel territorio veronese.

Dall’altro è anche sviluppatore di progetti d’interior, in collaborazione con studi di architettura, marmisti e imprese.

Questo approccio ibrido ci consente di restare vicini alla materia, ma anche al progetto. Di offrire consulenza tecnica ed estetica. Di parlare sia con chi lavora la pietra, sia con chi la immagina all’interno di uno spazio.

Un modello virtuoso

Il distretto veronese è un modello che funziona perché valorizza il lavoro di rete. Marimar è parte attiva di questo sistema, unendo competenza tecnica, visione progettuale e capacità di dialogare con il design contemporaneo.